LA CONSISTENZA DELLA NEVE
Un film di Antonio Padovan
prodotto da Articolture
Giovanni, l’ufficiale di una remota frontiera di montagna, deve gestire l’arrivo di un profugo afgano e tutto ciò che resta della sua famiglia: una gigantesca capra. Né il suo rigore, né la grigia burocrazia italiana sembrano poter fermare il loro profondo desiderio di raggiungere le Alpi per rivedere la neve. Basato su una storia vera.
Giovanni Ravara, l’intransigente funzionario di un centro di prima accoglienza abbarbicato sul confine italo-sloveno, non ha mai visto un richiedente asilo: nessun profugo si è mai avventurato su quel ripido versante. Con lui, presidiano quest’ultimo traballante avamposto delle istituzioni italiane, un’assistente alle prime armi, Camilla, e il dottor Lombardi, tenuto a verificare lo stato di salute dei migranti.
Un giorno, scrutando l’orizzonte come d’abitudine, Giovanni scorge Hassan, un giovane profugo afghano, e… Clara, che viaggia con lui: un enorme caprone, dall’aspetto quasi mitologico. I due hanno attraversato mezzo mondo per una promessa che si sono fatti: vedere la neve, lassù, sulle Alpi, dove sicuramente ancora conserva una consistenza capace di cancellare i dolori del passato. Nascosti nel loro rifugio, vedevano spesso quel bianco magico nei documentari in tv: così hanno deciso di partire per l’Italia, dove scrollarsi di dosso le violenze che hanno devastato il loro paese.
Quando arrivano al confine, però, è l’Italia a non essere preparata ad accoglierli: il duo infatti è il primo caso in assoluto di un profugo arrivato per chiedere asilo insieme a un
animale. L’episodio viene portato immediatamente all’attenzione del governo centrale, ma intanto tocca a Giovanni gestire la situazione sul posto, che è tenuto a seguire scupolosamente le prassi di identificazione, nonostante la circostanza bizzarra…
Antonio Padovan (1987) è un regista e sceneggiatore italiano. Nel 2007 ha ricevuto una borsa di studio completa per frequentare un programma annuale alla New York Film Academy e si è trasferito negli Stati Uniti. A New York ha realizzato tre cortometraggi che lo hanno aiutato a focalizzare la sua visione di regia. Negli Stati Uniti ha iniziato la produzione del suo primo lungometraggio “Finché c’è prosecco c’è speranza“, un film noir poi girato nella regione vinicola del Veneto, con Giuseppe Battiston come attore principale. Il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nel 2017 e poi è stato proiettato in numerosi festival cinematografici internazionali. Sta ora distribuendo il suo secondo lungometraggio “Il grande passo”, prodotto dalla figlia di Ermanno Olmi, Elisabetta, con RAI Cinema, e venduto all’estero da Fandango.
Articolture è attualmente impegnata nella fase di sviluppo del film.
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